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L'autore rivede quanto è stato scritto sulla piccola arpa costruita nel 1681 da Antonio Stradivari (1644/49-1737), posseduta dal Conservatorio musicale S. Pietro a Majella di Napoli. Essa è un 'unicum' fra i circa 750 strumenti superstiti dell'artigiano cremonese e, anche se rimane sconosciuto il suo committente, un'approfondita ricerca documentaria e bibliografica ha permesso di ricostruire i suoi passaggi di proprietà nel corso dell'Ottocento, mentre il suo esame 'de visu' ha consentito un'accurata descrizione organologica e una verosimile spiegazione del significato simbolico dell'artistica decorazione scolpita, attribuita a Giacomo Bertesi (1643-1710), il più valente scultore in legno cremonese contemporaneo di Stradivari. Il libro è bilingue (italiano e inglese) per cercare di raggiungere i numerosi esperti e amatori che nel mondo sono affascinati dall'opera di Antonio Stradivari.